Controllo Accessi

Nella maggior parte delle aziende ed enti vi è la necessità di verificare le entrate e le uscite dei dipendenti. Il dipendente deve cioè “timbrare il cartellino” ad ogni ingresso ed uscita.

Normalmente queste operazioni vengono svolte dotando il dipendente di un badge (tessera) personale da utilizzare in appositi lettori che ne registrano entrate ed uscite.
Come è noto, ed evidenziato anche da vari servizi giornalistici, esiste però un problema: il badge può essere utilizzato da chiunque ed è frequente il caso in cui il dipendente faccia “timbrare il cartellino” da un amico. Ovvero si fa segnare come presente quando invece non lo è.

Questo problema potrebbe essere facilmente risolto memorizzando nel sistema di controllo alcuni dati biometrici (nel caso più ovvio, l’impronta digitale), ma si andrebbe contro al concetto di privacy.

PrivacyCard, in tal caso oltre a risolvere questo problema, garantisce che il badge sia effettivamente usato dal suo proprietario. La nostra tessera è in grado di memorizzare il dato biometrico all’interno del badge stesso, opportunamente crittografato. Per cui non richiede che il dato biometrico venga memorizzato in qualche archivio, quindi i dati personali del dipendente rimangono di proprietà assoluta del dipendente.

Per capire meglio il funzionamento di PrivacyCard facciamo un esempio concreto.

L’azienda X ha molti dipendenti ed un sistema di controllo accessi per verificare l’entrata e l’uscita dei dipendenti, ma si è accorta che vi sono dipendenti che fanno timbrare il loro cartellino (‘strisciare’ il badge) da altre persone, rendendosi così ingiustificatamente assenti. L’azienda decide allora di affiancare il nostro sistema al sistema di controllo accessi già operante in azienda.
Ad ogni dipendente viene quindi fornita un nuovo badge ed ai vari punti di controllo (dove i dipendenti ‘timbrano il cartellino’) si affianca un apposito lettore.
Da quel momento in poi, il dipendente anziché strisciare il vecchio badge (che diventa automaticamente inutile in quanto completamente sostituito dal nuovo) andrà ad inserire il nuovo badge nell’apposito lettore e la convaliderà attraverso la propria impronta digitale. A quel punto il lettore comunicherà al controllo accessi dell’azienda il codice di matricola (o altra informazione necessaria) del dipendente. In questo modo l’azienda avrà l’assoluta certezza della presenza fisica del dipendente al momento dell’ingresso e dell’uscita dall’azienda.

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